I marmi tra Carrara, Viggiù e Montignoso. La scultura all’Accademia di Belle Arti di Carrara

A cura di Ignazio Campagna

Museo Butti dal 15 aprile al 6 maggio 2018

Inaugurazione sabato 12 maggio 2018, ore 17.30

Orari d’apertura:

da martedì a venerdì 14.00-18.30, sabato 9.30 – 12.00 e 14.00-18.30,  domenica 16.00 – 19.00

Una grande mostra è presente nei locali espositivi che furono lo studio di Enrico Butti: ventisei scultori dell’Accademia di Belle Arti di Carrara che il padrone di casa sarebbe stato, ne sono certo, molto contento di ospitare. Il Museo Butti nelle priorità programmatiche ha sempre dato spazio e importanza alla promozione dei giovani nel campo artistico in generale, non soltanto per la scultura, come confermerà a novembre la seconda Biennale internazionale d’Arte Giovani con la collaborazione del Liceo Artistico Statale Angelo Frattini di Varese. Entrambe le iniziative, l’esposizione di oggi e la Biennale che inaugureremo, hanno avuto la condivisione di tutta l’Amministrazione comunale vedendo positivamente la presenza di giovani studenti e artisti nel Polo Museale viggiutese prima di continuare i propri studi nelle diverse accademie italiane come quella di Carrara appunto.

Le opere presenti nella consueta sala espositiva, ovvero lo studio che fu del Butti, nella Gipsoteca e nel Museo degli Artisti viggiutesi del ‘900 sono di diversa natura e tecnica spaziando dalla ceramica al legno, dal bronzo al classico marmo carrarino. Si possono osservare immagini figurative e aniconiche scelte per un linguaggio artistico scultoreo liberamente dettato dalla propria creatività con uno sguardo al passato e una proiezione al futuro. Si evincono da queste opere una padronanza tecnica e una comunicazione espressiva singolari poiché ogni scultura riesce a portare in sé un piccolo mondo facendoci viaggiare tra Alpi apuane e Prealpi lombarde con tappa a Montignoso, un altro comune della Versilia, ricco di grandi artisti.

Questa mostra non vuole essere un momento sporadico della programmazione museale viggiutese, ma nasce con l’auspicio di diventare un appuntamento con scadenza biennale capace anche di coinvolgere altre accademie lombarde e, perché no, di altre regioni italiane. (I.C.)

I 26 artisti: 

Italia: Fabio Quattrocolo, Sofia Cassina, Marianna Quintiliani, Alfredo Calasso, Davide Vanzo, Anna de Cesari, Sabrina Davi, Emanuele Soldati, Susanna Catalano, Michael Cuna, Jonathan Campisi, Lorenzo Millo, Elisa Martinasco, Matteo Pucci, Rebecca Giani, Matteo Zeni, Marco Augusto Basso, Paola Togneri; Inghilterra: Michela Tabaton Osbourne; Russia: Kai; Germania: Samantha Woods; Corea del Sud: Yunmi Lee, Sion; Mongolia (Cina) Lz Biao, Jie Fu, Qiao Lin Zhang.

ROSSELLA RAPETTI

TRA CIELO E TERRA

A cura di Claudio Cerritelli

Museo Butti dal 15 aprile al 6 maggio 2018

Inaugurazione domenica 15 aprile 2018, ore 11.00

Orari d’apertura:

da martedì a venerdì 14.00-18.30, sabato 9.30 – 12.00 e 14.00-18.30,  domenica 16.00 – 19.00

Il Polo museale viggiutese continua con le proposte legate al progetto 9 Artisti: allievi di Gottardo Ortelli pensato dal Conservatore dei Musei Civici Viggiutesi Ignazio Campagna nel 2013 e curato dal critico d’arte Claudio Cerritelli. Con la sesta esposizione Rossella Rapetti sarà presente al Museo Enrico Butti di Viggiù (VA) aprendo di fatto il calendario espositivo del 2018. L’artista propone per questa occasione la sua nuova produzione tutta incentrata sul colore, come è giusto che sia, dove le sue creazioni pittoriche fluttuano senza peso sui supporti cartacei tra evanescenze e cromie fondendosi in minuscoli elementi vitali e contaminandosi a vicenda. Veicolo centrale che coagula le tonalità pittoriche è l’acqua che catturando le nuove superfici della carta le fissa definitivamente nel tempo. Rossella Rapetti, (Milano, 1965) presenta in questa personale dal titolo “Tra cielo e terra”, una raccolta di opere su carta legate al tema del rosso e del blu. Grandi acquarelli accanto a serie modulari si alternano in mostra; ultime opere di un percorso sulla pittura ad acquarello di matrice astratto-lirica che dura da oltre un ventennio. Un periodo nel quale l’artista ha esplorato l’eloquenza dei colori della gamma del rosso scarlatto, porpora, vermiglio, fino alla sfera dei blu e dei viola, spingendo la radice emozionale dell’espansione dell’acquarello, a confrontarsi con l’intuizione e il contrappunto del segno. Piccoli punti, gocce, tondi accanto a grandi distese cromatiche narrano l’avvicendarsi di storie ancestrali ad attimi di vita pulsante, in una unità d’insieme di raffinata suggestione visiva.

Ricordando Nino Cassani

Nasceva a Viggiù il 3 dicembre 1930. Compiva gli studi all’Accademia di Brera di Milano e iniziava l’attività artistica nel 1955 presentando sculture figurative realizzate in pietra, materiale che predilige perché congeniale al suo modo di scolpire e arrivando poi alle ’‘trasformazioni” del 1958-9.

Dal I960 con le “pietre vive” ricerca nella pietra maggiori possibilità espressive, amplificandole poi nei “rotanti” e nelle “strutture circolari” dove prevale l’idea del movimento.

Dal 1961 molte sono le mostre personali in Italia e all’estero. Partecipa inoltre alle principali rassegne nazionali ed internazionali: Biennale di Venezia (1962), Biennale di Parigi (1963) dove ottiene il premio Rodin, Biennale Internazionale di scultura di Carrara (1962 – 1965 – 1967 – 1969 – 1973), Quadriennale di Roma (1965), Biennale di Anversa (1965); Mostra itinerante del bronzetto italiano contemporaneo nel 1971 a Budapest, Buenos Aires, Montevideo, Rio de Janeiro, Sao Paulo; nel 1972 a Città del Messico, Tokio, Osaka, Hahone; nel 1974 a Hong Kong.

Espone a Padova in occasione del Concorso internazionale del bronzetto Palazzo della Ragione (1959 -1961 – 1963 -1965 – 1967 – 1971) e a Milano Museo Poldi Pezzoli, in occasione della mostra “Milano 70/70, un secolo di arte a Milano” (1970). Nel 1972 il Museo Middelheim di An-versa dedica un’ampia rassegna alle sue opere. Partecipa alla Triennale europea di scultura – Parigi – Palais Royal (1978), alla Biennale Nazionale Città di Milano – Palazzo della Permanente (1974 -1984-1993 -1995), alla mostra “Scultura a Varese dal Verismo ad oggi” – Varese-Castello di Masnago (1994), a “Due secoli di scultura: la città di Brera” Milano, – Accademia di Belle Arti (1995), a “Linea della scultura a Padova” Musei Civici di Padova (1996), a “Naturarte” -Castello Morando Bolognini di Sant’Angelo Lodigiano (2003 – 2005 – 2007), ad “Arte oggi a Varese” Maccagno – Museo Parisi Valle (2008). A “scultura nella città” progetti per Milano museo della permanente Milano (2009). A “scultura nella città” progetti per Milano museo della permanente Milano (2009)

È stato titolare della cattedra di scultura all’Accademia di Venezia (1977-1981), all’Accademia Albertina di Torino (1982-1989)e all’Accademia di Brera di Milano (1990-1995). Le sue opere si trovano in collezioni pubbliche e private in Italia e all’estero. Ha vissuto e lavorato a Milano dove si è spento l’11 dicembre 2017.

Ai Musei Civici viggiutesi “Enrico Butti” ha rivestito l’importante carica di Conservatore, dal 2006 al 2012, periodo durante il quale i musei, hanno subito importanti interventi di trasformazione e rinnovamento che lo hanno visto protagonista assoluto, e sempre grazie al suo operato hanno ottenuto il riconoscimento regionale.

Ricordiamo anche il suo essenziale apporto per la riorganizzazione della nuova sede del “Museo dei picasass” nella ex scuderia di Villa Borromeo; l’instancabile volontà con la quale ha perseguito la riorganizzazione del “Museo degli artisti viggiutesi del Novecento”, nella sua sede storica, l’apertura del nuovo “Museo della scultura viggiutese dell’Ottocento” nell’Orangerie di Villa Borromeo e la predisposizione delle schede descrittive delle opere esposte, che ancora oggi, accompagnano il visitatore alla scoperta dei Musei.

Desideriamo ricordare anche le importanti esposizioni, da lui organizzate, che hanno ottenuto ampio consenso tra i viggiutesi, con le quali ha voluto ricordare importanti artisti viggiutesi quali: Ettore Cedraschi, Gottardo Freschetti, Nando Conti ed Enrico Butti.

Michela De Carli. Tratti del cuore.

A cura di Ignazio Campagna

Presentazione di Alberto Moiraghi

Villa Borromeo dal 12 novembre al 3 dicembre 2017

Inaugurazione domenica 12 novembre 2017, ore 11.00

Orari d’apertura:

mercoledì 10 – 12 / sabato e domenica 16 – 19

“Tratti del cuore” è il titolo della mostra che Michela De Carli presenta al museo civico viggiutese di villa Borromeo. In questa prima mostra personale sono raccolte le opere di una giovanissima artista, Michela, capace di restituire visivamente i soggetti attraverso “tratti” grafici in forme e colori di un realismo quasi fotografico e di far emergere il “cuore” del soggetto rappresentato, ciò che lo abita. Michela è una giovane artista in ricerca, con uno sguardo che si rivolge al mondo in modo curioso, stupito, contemplativo, positivo, lo sguardo di una bambina, non ingenua ma semplice, pura nel cuore e nelle intenzioni. Le opere esposte hanno per soggetto famigliari dell’artista. Sono rappresentati da soli o in atteggiamenti di solitudine, come il sonno, momento in cui l’umano si ritrova con sé stesso solo, in contatto con l’onirico e l’inconscio, sospeso tra realtà e sogno. In questa mostra è come se Michela de Carli riunisse le parti di sé ritrovate e dipinte nei soggetti e le mettesse in dialogo tra loro e con il pubblico comunicando al mondo la parte più intima di sé, il cuore, traendo fuori da esso bellezza e talento.

FLORIANO BODINI – LA VIA DEL ROSARIO

A cura di Ignazio Campagna e Lara Treppiede

Museo Enrico Butti, dal 28 ottobre al 10 dicembre 2017

Il Polo Museale Viggiutese Enrico Butti, in collaborazione con il Museo Floriano Bodini di Gemonio, ospita nell’autunno 2017, il progetto ed i bozzetti dei bronzi del maestro utilizzati per la “Via Sacra di Viggiù”.

Nel decennale dalla scomparsa di S.E. Monsignor Gianni Danzi ho voluto ospitare al Museo Butti di Viggiù una serie di elaborati grafici e a bassorilievo di un’opera che sembra passi inosservata agli occhi di un pubblico a volte distratto. Dal 28 ottobre al 10 dicembre 2017, data importante poiché sarà la II^ domenica d’Avvento e la giornata che ricorda la Beata Vergine di Loreto dove Monsignore è stato Arcivescovo, è possibile visitare una mostra inerente in primis la realizzazione di 21 medaglie (presenti alla mostra) volute da Giovanni Paolo II° nel XXV° anno del suo pontificato (1978-2003) quando proclamò Anno del Rosario “Rosarium Virginis Mariae” il periodo che va dalla fine del 2002 a quella del 2003; in secondo luogo l’esposizione mostrerà la volontà di Monsignor Danzi di collocare 21 bassorilievi in bronzo di 26 cm. di diametro fusi e offerti da S.E. a Viggiù. Sei stazioni accompagnano infatti dal 2008 la via sacra del Rosario che sale al colle Sant’Elia; esse sono state realizzate con monoliti/steli di Pietra di Saltrio dove sono incastonati i bronzi dello scultore Floriano Bodini rappresentanti i Misteri del Rosario: della gioia, della luce, del dolore e della gloria, cinque bassorilievi per ogni stazione.  Per la prima volta i 21 bassorilievi riuniti ed esposti eccezionalmente per questo evento mostrano tutto lo spessore di uno scultore dall’innata creatività capace di vedere spesso oltre il tangibile. Sono tondi con una modellazione sottile e tendenti allo stiacciato in gergo tecnico e schiacciato nella lingua comune con appena percepibili variazioni di spessore molto care a Floriano. Catalogo nel museo. (I.C.)

Inaugurazione sabato 28 ottobre 2017, ore 17.00

Orari d’apertura:

da martedì a venerdì 14.00-18.30 sabato 9.30-12.00 e 14.00-18.30 domenica 16.00–19 .00

DE CHIRICO – LAM – GIACOMETTI

Due litografie e un’incisione al Museo Butti

Domenica 17 settembre 2017

Bruno Fasola presenterà gli autori e le tre opere nella sala del Minatore alle ore 11.30

Alessandro Fieschi. Dentro le fonti del visibile

A cura di Claudio Cerritelli

Museo Enrico Butti, dal 9 settembre all’8 ottobre 2017

Il Polo Museale Viggiutese Enrico Butti ospita a fine estate 2017 Alessandro Fieschi, quinta presenza dell’iniziativa espositiva nata nel 2014 che vede protagonisti gli ex allievi di Brera, del pittore Gottardo Ortelli, tutti presentati dal critico d’arte Claudio Cerritelli. Il progetto espositivo è composto da nove artisti: Tetsuro Shimizu, Ayako Nakamiya, Pietro Pasquali, Elena Strada, Alessandro Fieschi, Rossella Rapetti, Marco Grimaldi, Misia de Angelis e Mario Dorigatti.

Fieschi presenta una quindicina di elaborati realizzati appositamente per il Museo Butti di Viggiù.”… Le immagini create e veicolate sui supporti, che contengono anche aria, suggeriscono forme non conosciute che spingono a una visione nuova di elementi primordiali; le macchie di colore si amalgamano tra di loro creando composizioni a prima vista casuali. L’analisi formale e pittorica, che Alessandro Fieschi indaga con perizia alchemica, comunica e sottolinea una realtà aleatoria, probabile, transitoria e non determinata. Il colore è in continua trasformazione e le trasparenze presenti nelle sue opere fanno in modo che le vibrazioni pittoriche si muovano tra un supporto e l’altro…”                                                                                                                                                                                                                                                                                               I.C.

Inaugurazione sabato 9 settembre 2017, ore 17.00

Orari d’apertura:

da martedì a venerdì 14.00-18.30 sabato 9.30-12.00 e 14.00-18.30 domenica 16.00–19 .00

GIORGIO VICENTINI. IL SOGNO DELLA REALTÀ

A cura di Ignazio Campagna

Presentazione di Federico Masedu

Museo Enrico Butti, dal 10 giugno al 9 luglio 2017

Il Museo Butti di Viggiù ospiterà da sabato 10 giugno a domenica 9 luglio 2017 il pittore Giorgio Vicentini. L’artista varesino presenterà per l’occasione 18 opere di cui alcune realizzate proprio per questa esposizione. Declinazioni cromatiche attraverso i suoi polifoil, cere e acrilici pregni di colore che mostrano immagini alla ricerca di una loro precisa identità. Sono figure in sospensione con una loro autonomia spaziale connotata da linee taglienti senza concedere nulla a spazi incontrollati, ma invece riverenti a una composizione calcolata e illimitata dove lo spazio non è relegato soltanto nelle misure del supporto pittorico, ma anela a uno spazio altro avvolgendo la realtà circostante. Stesure ammalianti dove le texture superficiali indagano la superficie attraverso spessori appena percettibili regalando al pubblico sensazioni pacate e riflessive. Il Sogno della Realtà: ecco il titolo scelto da Vicentini per invitare il fruitore a vedere e leggere le odierne rappresentazioni crude della realtà studiate dall’artista in vista di una dimensione nuova e propositiva.                                                                                                                                       I.C.

Inaugurazione sabato 10 giugno 2017, ore 17.30

Orari d’apertura:

da martedì a venerdì 14.00-18.30 sabato 9.30-12.00 e 14.00-18.30 domenica 16.00–19 .00

Collezione d’Arte Contemporanea Enrico Butti. Ultime acquisizioni 2012-2016

A cura di Ignazio Campagna

Museo Enrico Butti, dal 29 aprile al 28 maggio 2017

Sono in mostra nella sala espositiva presso la Casa Studio dello scultore Enrico Butti ventidue opere. Normalmente queste opere sono visibili presso le sale del nostro comune ma che oggi, per l’occasione del 170° anno della nascita dello scultore Enrico Butti, vengono esposte nella sede del suo studio. Sono le acquisizioni, attraverso donazioni spontanee degli artisti, di questi ultimi cinque anni di attività museale che hanno arricchito così la nostra Collezione di Arte Contemporanea. Pittori e scultori, designer e incisori, sono stati invitati per chiaro merito nel campo artistico ad esporre al Museo Butti e in Villa Borromeo. Un’altra scelta per questi artisti è stata anche la proficua collaborazione con critici d’arte e giornalisti come Ettore Ceriani e Claudio Cerritelli con proposte di nuove mostre con artisti di grande spessore artistico. Sono presenti opere che spaziano tra rappresentazioni da forme iconiche a quelle aniconiche mentre diversi sono gli artisti che hanno voluto dedicare la propria ricerca sullo studio del colore. Sono state dedicate mostre ad artisti scomparsi importanti del nostro territorio come Ambrogio Pozzi, Gottardo Ortelli, Amleto Emeri, Aldo Alberti, Giancarlo Sangregorio e Vittorio Tavernari che si sono distinti con forza e incisività nel campo dell’arte. I.C.

Inaugurazione sabato 29 aprile 2017, ore 17.30

Orari d’apertura:

da martedì a venerdì 14.00-18.30 sabato 9.30-12.00 e 14.00-18.30 domenica 16.00–19 .00