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Mostre in corso presso i Musei civici Viggiutesi.

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Notizie relative ai Musei civici Viggiutesi.

MISIA DE ANGELIS: PARVENZE D’INFINITO

A cura di Claudio Cerritelli

Museo Butti dal 7 aprile al 5 maggio 2019

Inaugurazione domenica 7 aprile 2019, ore 11.00

Orari d’apertura:

da martedì a venerdì 14.00-18.30, sabato 9.30 – 12.00 e 14.00-18.30 e domenica 15.00 – 18.00

Il Museo Enrico Butti è lieto di ospitare nei propri spazi, la mostra personale dell’artista Misia De Angelis. Una selezione di opere scelte tra le più recenti, curata dal critico d’arte e docente presso l’Accademia di Belle Arti di Brera, Claudio Cerritelli. Un lavoro dedicato al “ricordo” e alla “memoria” che si inserisce nel ciclo “Slittamenti del cuore”, una serie di mostre in omaggio all’artista Gottardo Ortelli da parte dei suoi ex studenti di pittura a Brera. Avremo modo di scoprire sulle superfici di Misia, germinazioni, parvenze, ombre, richiami a spazi lontani, tracce che prendono forma in visioni inedite. Come viene sottolineato nel testo critico che accompagna il catalogo in mostra “…è arduo descrivere ciò che avviene e si decanta sulla carta, tuttavia    porsi in sintonia con la luce inconfondibile di ogni acquerello significa smarrirsi tra le parvenze di infinito che Misia immagina come essenze del colore senza tempo, forse per questo è vano chiedersi verso quale futuro è destinato l’antico e inesauribile sogno della pittura.”

Pittrice milanese, Misia De Angelis nasce a Varese nel 1964 e vive tra Milano e Leivi. Da più di trent’anni svolge il suo lavoro partecipando a numerose mostre in prestigiosi spazi pubblici e gallerie private, in Italia e all’estero.

ENRICO BUTTI PITTORE

Mostra a cura dell’Associazione Amici dei musei Viggiutesi

Museo Butti dal 12 gennaio la 3 febbraio 2019

Inaugurazione sabato 12 gennaio 2018, ore 18.00

Orari d’apertura:

da martedì a venerdì 14.00-18.30, sabato 9.30 – 12.00 e 14.00-18.30 e domenica 15.00 – 18.00

Conosciamo la figura di Enrico Butti scultore per le numerose opere presenti nel territorio e, in particolare, grazie ai monumenti funebri del Monumentale di Milano.

Enrico Butti è un artista locale di florida produzione, criticato spesso per il suo stile mutevole caratterizzato da un eclettismo che non ha riscontrato forte apprezzamento dai critici dell’epoca, tuttavia notevolmente amato dall’aristocrazia borghese e dai comuni che gli commissionarono numerosi monumenti funebri e storici, sia in Italia che all’estero.

Lo scultore, sia nella sua arte che nel suo insegnamento alla Scuola di Scultura dell’Accademia di Brera, seppe rinnovare la scuola verso la direzione di una nuova sobrietà monumentale, in cui Butti coniugò l’adesione alle nuove istanze giocando in controtendenza.

Mentre, infatti, si diffondeva il nudo verista, di cui lui stesso fu promotore con il capolavoro Il Minatore, realizzò la Morente. L’opera, in cui è presente la nascente idealità simbolista, è anche una scultura caratterizzata dall’attenzione al dato reale, in una mescolanza di stili che hanno evidenziato l’eccletticità del nostro artista.

Eccletticità messa in luce anche dalla scelta di impiegare ed accostare materiali differenti, come il marmo con le tessere musive e il bronzo con la pietra Simona.

Ciò ha permesso a Enrico Butti di realizzare opere dal carattere originale, a volte eccentriche e bizzarre, come ad esempio la Pagoda Indiana, che gli stessi committenti richiedevano. Perciò è forse stata la critica attuale a ridimensionare la produzione artistica di Butti che risulta, sì mediocre rispetto ai grandi artisti ottocenteschi, ma assai florida e rappresentativa per un artista che si fa interprete del gusto della propria committenza.

Butti ha scelto l’eccletticità, realizzando opere che raccontano sia la sua vita artistica sia la storia di un’epoca.

Negli ultimi anni della sua vita, a causa della debolezza fisica, lo scultore abbandonò la realizzazione di imponenti opere in gesso per dedicarsi all’arte pittorica, realizzando tele di carattere descrittivo e naturalistico, che confermano l’eclettismo della sua continua ricerca artistica. Opere nelle quali è ancora vivo il tratto materico di Enrico Butti.

I numerosi dipinti sono presenti nella Gipsoteca Butti e completano il racconto dell’artista viggiutese; spesso però, di fianco alle grandiose e più famose opere scultoree, non riescono ad avere il risalto e l’attenzione che meriterebbero. Da qui nascono l’idea e la volontà degli Amici dei Musei Civici Viggiutesi di realizzare un evento che porti in luce anche quest’aspetto.

Con l’occasione il Museo presenta alcune opere inedite del nostro: il calco della mano di Enrico Butti, realizzato negli anni giovanili, la sua maschera funebre e il medaglione in bassorilievo raffigurante il defunto Achille Jemoli, la cui cappella funebre è ubicata al Cimitero di Gemonio.

Affiancano le opere di Butti due dipinti di Vespasiano Bignami e Antonio Piatti, artisti amici e coetanei dello scultore, e uno studio anatomico realizzato da Enrico e custodito presso gli archivi della SOMS di Viggiù.

II Biennale d’Arte Giovani 2018

dal 24 novembre al 23 dicembre 2018

a cura di Ignazio Campagna e Luca Scarabelli

L’esposizione biennale è nata con l’intenzione di far conoscere e promuovere i giovani artisti contemporanei. L’esposizione è sostenuta dal patrocinio dell’Accademia di Belle Arti di Brera, dell’Accademia di Belle Arti di Carrara e dell’Accademia di Belle Arti di Bologna.

Alla mostra biennale sono invitati: Francesca Brivio, Valeria Borrelli, Sofia Cassina, Giacomo Cazzaro, Giacomo De Giorgi, Diana Dorizzi, Marco Fontichiari, Arianna Ingrascì, Arianna Magrini, Matteo Pizzolante, Edoardo Sessa, Diana Sgreccia, Emanuele Soldati, Luisa Turuani.

Gli artisti hanno ricerche e poetiche diversificate, presentano opere caratterizzate da poetiche tradizionali, con dipinti e sculture improntate alla figurazione, ma anche opere in cui gli aspetti predominanti ricadono sulla processualità o sono legati alla narratività fotografica, altri sulle caratteristiche specifiche dei materiali e altre ancora con carattere marcatamente concettuale. Quindi lavori realizzati con ogni mezzo espressivo, tecnica e materiale: pittura, fotografia, scultura, installazione, video.

Sempre in funzione della valorizzazione dell’arte dei giovani artisti contemporanei, in occasione della mostra si assegnerà un premio ad un artista tra i partecipanti alla biennale, che consiste nella possibilità di una mostra personale presso il Museo Enrico Butti di Viggiù nel 2019.

Referenti del progetto Biennale d’arte Giovani sono per i Musei Civici Viggiutesi, il direttore artistico Ignazio Campagna, per il Liceo Artistico Angelo Frattini, il responsabile delle attività espositive e del nonmuseo, Luca Scarabelli.

Inaugurazione sabato 24 novembre 2018, ore 16.00

Orari d’apertura:

da martedì a venerdì 14.00-18.30, sabato 9.30 – 12.00 e 14.00-18.30 e domenica 15.00 – 18.00

MARCO GRIMALDI. VISIONI IN ASSETTO VARIABILE

A cura e presentazione di Claudio Ceritelli

Museo Butti dal 21 ottobre all’11 novembre 2018

Inaugurazione domenica 21 ottobre 2018, ore 11.00

Orari d’apertura:

da martedì a venerdì 14.00-18.30, sabato 9.30 – 12.00 e 14.00-18.30 e domenica 16.00 – 19.00

Gli elementi che Marco Grimaldi ci propone navigano in un alveo spaziale indefinito e sospeso in una quasi immobile decantazione. L’occhio è spronato a scrutare ogni particolare per cercare forme tangibili e riconducibili a conoscenze già digerite e archiviate. I colori della tavolozza di Marco sfuggono ai recinti intellettuali scontati invitandoci a trovare risposte significative e rappresentative non certamente scontate, ma sottintese nel cammino di ogni individuo. Lo spazio illimitatamente contenuto preme con il suo peso compositivo e cromatico intorno ai confini dei supporti vibrando con vigore e sintonizzandosi con forme descritte avvolgendole in aureola sagomata ad hoc. Stesure di colore per grandi superfici scure dove il modulo seriale prende coscienza formale ripetendosi con alcune differenze e comunicandoci messaggi con lingue a noi sconosciute: un invito a un incontro amichevole, dunque, per una riflessione interiore dentro queste luci fissate in maniera stabile in un’atmosfera fluttuante e senza corpo anelando luoghi alternativi a quelli conosciuti e convenzionali. Marco Grimaldi ha realizzato queste opere appositamente per il Museo Butti portando avanti con forte impegno e trasparenza creativa la sua ricerca personale unica nel suo genere. Marco è il settimo artista di nove che fanno parte del progetto espositivo viggiutese, condiviso dal critico d’arte Claudio Cerritelli: 9 Artisti allievi di Gottardo Ortelli. L’iniziativa vede coinvolti Tetsuro Shimizu, Ayako Nakamiya, Elena Strada, Pietro Pasquali, Alessandro Fieschi, Rossella Rapetti e Misia De Angelis insieme a Piermario Dorigatti che saranno presenti nel 2019 per completare l’intero progetto. Quindi grandi mostre, grandi artisti per un grande Museo e per un omaggio a Gottardo Ortelli, loro maestro all’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano.                                                                                                                                                 I.C.

GIAN LUIGI BENNATI. La scoperta delle opere inedite

Mostra a cura di Ignazio Campagna

Presentazione di Bruno Fasola

Museo Butti dal 9 settembre al 7 ottobre 2018

Inaugurazione domenica 9 settembre 2018, ore 11.00

Orari d’apertura:

da martedì a venerdì 14.00-18.30, sabato 9.30 – 12.00 e 14.00-18.30 e  domenica 16.00 – 19.00

Una mostra di sculture focalizzata su opere prevalentemente inedite: questo è l’intento con cui, dal 9 settembre al 7 ottobre 2018, presso il Museo Enrico Butti di Viggiù, il critico d’arte Bruno Fasola presenterà la personale di Gian Luigi Bennati (1929-2011), celebre scultore milanese di nascita, ma varesino d’adozione.

Nonostante una carriera di oltre sessant’anni, numerose  esposizioni, una particolarità stilistica ormai celebre, nello studio del Maestro sono conservate diverse opere ancora sconosciute; ecco perché una ventina di queste verranno esposte, a scopo divulgativo, nelle sale dello spazio viggiutese.

La personale si focalizzerà, come detto, su lavori inediti in gesso, marmo e bronzo, di piccole e medie dimensioni, sviluppati  partendo da una visione surrealista: visione, questa, che Bennati ha più volte affrontato nel corso della sua carriera artistica.

Come afferma il curatore della mostra  Ignazio Campagna: «la mostra racconta momenti inediti e intimi della vita artistica di Bennati».

Da ultimo va detto che la personale non intende essere un’antologica, ma un percorso  che metta in evidenza il lavoro realizzato dai primi anni ’80 al principio degli anni  2000.

Aldo Ambrosini. Punto esclamativo

Mostra a cura di Ignazio Campagna

Presentazione di Ettore Ceriani

Museo Butti dal 16 giugno al 15 luglio 2018

Inaugurazione sabato 16 giugno 2018, ore 17.30

Orari d’apertura:

da martedì a venerdì 14.00-18.30, sabato 9.30 – 12.00 e 14.00-18.30 e  domenica 16.00 – 19.00

Artista preparato e ben considerato da pubblico e critica per la coerenza della sua ricerca che dà vita ad una distintiva espressività, Aldo Ambrosini presenta al Museo Butti di Viggiù i suoi recenti lavori sotto il titolo “Punto Interrogativo”.

Un titolo che ben riassume ed evidenzia le radici attorno alle quali il pittore riflette ed opera, portando avanti con lucidità: motivazioni profonde e continuamente indagate, linguaggio schietto negli esiti, capacità di interloquire con l’osservatore, confrontandosi su valori di evidente valore culturale ed umano.

La sua figurazione pulita e priva di eccessive descrizioni nasce da una maturazione a lungo circostanziata negli anni, come si può evincere dalle figure che pescano dall’intera storia dell’arte, pur facendo proprie alcune tendenze dell’arte moderna, debitamente rivisitate nelle posture dei corpi, che sembrano vagare nel vuoto e nel silenzio.

Nato a Varese nel 1942, Ambrosini ha iniziato ad esporre nel 1965 e, dopo aver frequentato i corsi di pittura all’Accademia di Brera ed al Castello Sforzesco, ha partecipato ad importanti mostre collettive (Premio San Fedele, Premio Città di Gallarate, varie mostre della Associazione Liberi Artisti della Provincia di Varese), non rinunciando nel contempo a promuovere significative “personali”.                                                                                        E.C.

Alcune opere presenti nei Musei Civici Viggiutesi